...Il complesso di Sant’Agostino è separato dal grande prato convesso, che si apre davanti alla chiesa come un nartece naturale, da una strada a due corsie che costituisce attualmente una sorta di circonvallazione per una parte del traffico proveniente dalle valli e diretto verso il centro città. La prossima realizzazione del Parcheggio nell’ex parco faunistico vedrà aumentare ulteriormente il volume di traffico in via della Fara con prevedibili ulteriori negative conseguenze. Da queste considerazioni nasce la tentazione di proporre un intervento con una operazione di modellazione del paesaggio, una sorta di risarcimento per il traffico che ha deturpato per anni l’immagine iconica di Sant’Agostino.
Si tratta di realizzare una sorta di oasi naturale urbana unendo le aree verdi esistenti, prato e parco, modificando semplicemente il tracciato e le quote altimetriche di una parte di via della Fara con la costruzione di un sottopassaggio per veicoli lungo circa 145 metri, in pratica poco più della metà della galleria Conca d’Oro in città bassa. L’attuale direttrice di traffico – Porta Sant’Agostino-Porta Garibaldi-Boccola-San Lorenzo – non viene modificata e la quota di costruzione del sottopassaggio consente di confermare la continuità attuale del terreno inerbato. La proposta, che di fatto elimina sosta e transito di veicoli dal sagrato della chiesa di Sant’Agostino, presenta evidenti vantaggi di ordine paesaggistico ed ambientale. Si tratta evidentemente di una proposta per certi versi scomoda, ma che consente di aprire un dibattito sul valore e sul significato degli spazi pubblici in relazione alla cultura e alla pratica del paesaggio, argomento ricorrente in questo periodo di profonda trasformazione delle strutture urbane. [...]

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