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Rivista 89_Sara Barbarino

«Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sanno semplificare». Una lezione di creatività, questa di Bruno Munari, che va al cuore della comunicazione e mette a fuoco una dote rara, quella di riconoscere l’essenza delle cose. Perché «per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere che cosa togliere».
“Semplicità” è anche la parola chiave del linguaggio di Sara Barbarino, artista bergamasca con la passione per il disegno e il dono della sintesi. Cresciuta nella cultura del segno e dell’immagine, Sara Barbarino si cimenta da sempre con la linea, col tratto di una punta premuta sul foglio. Una linea che da sola riesce a descrivere il mondo, a catturare quei momenti che rendono i sentimenti degni del loro nome, a dare forza alle piccole cose.
Matite, inchiostri, pennarelli, tocchi di pastello e acquerello, d’oro, di rossi e d’azzurro, sono il registro di una poetica dell’interiorità, lieve e forte allo stesso tempo, lontana dalla formula e da ogni retorica. [...]