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Rivista 89_Le opere di Villa Piccinelli

Tra le celebri e facoltose famiglie che si distinsero nell’aristocrazia bergamasca vi fu sicuramente quella dei Piccinelli. L’apice di questa dinastia dell’intellighenzia orobica si ebbe alla metà del secolo XIX, con il celebre Ercole (1804-1889), chirurgo, patriota, sindaco di Seriate, protagonista del fatto d’arme dell’8 giugno 1859 e parlamentare per quattro legislature nella Camera dei Deputati. Gli interessi dei Piccinelli non furono rivolti solo alle attività commerciali e imprenditoriali di famiglia ma, oltre all’impegno politico, è da segnalare una costante e qualitativa attività mecenatoria nel campo delle arti figurative.
La principale dimora dei Piccinelli fu la villa, tuttora esistente, ubicata nel centro storico di Seriate. In questa residenza, nel corso del secolo XIX, Antonio Piccinelli (1816-1891), fratello di Ercole, compose una collezione d’arte che annoverava diversi capolavori dei principali maestri della storia dell’arte italiana: la Madonna con Bambino di Ambrogio Bevilacqua (Milano, Pinacoteca del Castello Sforzesco), Madonna con Bambino e i santi Rocco e Sebastiano di Lorenzo Lotto (Ottawa, National Gallery of Canada), la Fuga in Egitto di Giovanni Cariani (Bergamo, Accademia Carrara), il Parruccone di Fra Galgario (Milano, Pinacoteca di Brera) sono solo alcuni dei dipinti che costituivano la collezione privata del Piccinelli. L’attenzione di questa quadreria suscitò la curiosità dei maggiori studiosi dell’epoca; immaginare Giovanni Morelli, Bernard Berenson e Giovan Battista Cavalcaselle visitare una cittadina della bergamasca (che allora era poco più che un paese di provincia) potrebbe sembrare al lettore odierno un’assurdità, ma è ciò che avvenne realmente. [...]