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Rivista97_Grand Tour a Napoli di Donato Andrea Fantoni

Quella del giovane bergamasco Donato Andrea Fantoni (Rovetta, 1746-1817) è un’esperienza unica nella storia settecentesca del Grand Tour. Come molti altri celebri personaggi, nel 1766 intraprende il viaggio per Roma per studiare la scultura [...] Durante la permanenza nella Capitale, nel 1769, il nostro, come era consuetudine per i viaggiatori stranieri, si reca per 15 giorni a Napoli.
Il 4 ottobre si imbarca alla volta della città partenopea «sopra la filucca del padron Filippo Migliorati napolitano, con obbligo di levarmi qui in Ripa Grande e portarmi in Napoli per il pattuito prezzo di paoli 12».
Dalla lettera dell’11 novembre 1769, scritta al padre al suo ritorno a Roma, sappiamo che fece il viaggio con «due fedeli amici che pure l’uno di pittura e l’altro di scultura studiava»; purtroppo il nostro tralascia di citare i loro nomi.
Dopo circa una settimana di navigazione, arriva in vista di Procida «dove Sua Maestà tiene un palazzo, che fa gran vista anche in mare, abitandolo detto monarca quando qui viene a far la caccia de’ faggiani». Essendo ancora in mare sulla barca, lo colpisce la magnifica reggia: «Mirabile veduta fa nella marina il Palazzo del Re, con l’orto pensile fatto di fresco alla venuta della novella regina, qual orto resta vicino affatto al mare». Durante il regno di Ferdinando IV di Borbone la reggia vive il periodo di maggior splendore. «Suonata l’Ave Maria» la filuca entra finalmente in porto ma non è ancora possibile «aver pratica», cioè passare il controllo dei deputati alla sanità. Finalmente il 13 ottobre può scendere a terra e si reca immediatamente al monastero di Santa Chiara dove è confessore delle monache il P. Daniele da Bergamo. [...]