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Rivista97_Intorno ad un capolavoro di Antonio Campi

Il recente restauro (2018) della tela raffigurante Santa Caterina di Alessandria visitata nel carcere dall’imperatrice Faustina, capolavoro di Antonio Campi, è stato promosso da Angelo Piazzoli, Segretario Generale della Fondazione Credito Bergamasco di Bergamo. L’intervento, avvenuto sotto l’egida di Paola Strada della Soprintendenza per i Beni Culturali e Storici di Milano, è stato affidato alla restauratrice Delfina Fagnani-Sesti di Bergamo che ha restituito il dipinto all’antico splendore. L’opera narra l’episodio della vita di Santa Caterina di Alessandria, incarcerata per ordine dell’imperatore Massenzio quando fu informato che la donna aveva abbracciato la fede cristiana. Calata la notte, la moglie dell’imperatore, Faustina, accompagnata da Porfirio, capitano delle guardie e dal suo seguito, si recò a farle visita; giunto al luogo di detenzione, il corteo rimase folgorato dalla visione di due angeli, intenti a curare le ferite di Caterina che apparve investita da una luce soprannaturale. Abbagliati dal prodigioso evento, gli astanti si convertirono al cristianesimo. La figura di Santa Caterina fu subito oggetto di particolare devozione: il 24 novembre venne a lei dedicato e il suo nome inserito nel canone della messa dove permane tuttora, segno di una venerazione che scavalca i secoli e si eterna nella chiesa universale. [...]