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Rivista 94_Paolo Facchinetti

Ho conosciuto Paolo Facchinetti nei primi anni Novanta, aveva già all’attivo alcune mostre personali. Dipingeva quadri di grande formato, con la vocazione per i colori puri, tendenzialmente freddi, spesso associati ad ampie campiture di bianchi e neri. Sulla tela si alternavano stesure di colore piatto con superfici molto addensate e materiche. L’astrazione era il suo chiodo fisso, la sua ossessione. Poi il lavoro in studio ha preso altre direzioni, alle composizioni astratte si sono affiancate opere d’impronta più figurativa e in questi ultimi dieci anni il numero di esposizioni, personali e collettive, si è moltiplicato, segno di un’acquisita consapevolezza delle proprie qualità espressive e di una consolidata maturità creativa. Va sottolineato che questa disponibilità a non sottrarsi al giudizio del pubblico non si è tradotta in una mera ripetitività di consolidati moduli espressivi, ma ha dato vita a lavori improntati a temi specifici, a “generi”, come nel caso del ritratto, distinti nella forma e nei contenuti. Se il linguaggio pittorico si è sempre declinato tra realtà e astrazione, il metodo operativo e il senso ultimo del suo lavoro non è mai cambiato, è rimasto costante l’atteggiamento sperimentale, la ricerca di nuovi percorsi espressivi e la consapevolezza degli esiti imprevedibili e dei rischi che questo atteggiamento comporta.
È nata con queste premesse la mostra che si è tenuta nel mese di Marzo nello spazio espositivo delle Stanze presso la Biblioteca comunale di Trescore. Otto grandi tele e sette opere di medio formato hanno accompagnato lo sguardo di chi ha visitato questo luogo così carico di storia, oggi ristrutturato per accogliere eventi d’arte contemporanea. Sono tutte opere che Paolo Facchinetti ha espressamente realizzato per questa personale, legate da un unico soggetto: il paesaggio. In Landscapes, questo è il titolo della mostra, l’artista ha proposto immagini di un paesaggio non antropizzato, non modellato dall’uomo, è la natura padrona del campo che ci accompagna lungo intricati sentieri tracciati dal vento, attraverso infiniti percorsi che si declinano in imprevedibili labirinti. [...]