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Rivista 94_San Giorgio a  Zandobbio

Dopo tre anni e mezzo di lavori di restauro, la chiesa di San Giorgio a Zandobbio è stata riaperta al culto il 29 maggio 2016. Un recupero esemplare, condotto con metodo scientifico interdisciplinare, a cura di un’équipe che ha visto interagire archeologi, storici dell’arte, restauratori dei più diversi materiali, geologi, in collaborazione fra la Sovrintendenza e la comunità locale, Parrocchia e società civile, nel sentimento condiviso di un bene prezioso e fortemente identitario.
Entrando oggi nella chiesa si è avvolti da una luce tersa che si diffonde sulle specchiature rosate di diverse tonalità, sugli stucchi di delicata fattura, sugli affreschi della volta che sono stati riportati alla loro vaporosa freschezza cromatica, sul gioco delle decorazioni in oro che ricamano le ampie e razionali partiture architettoniche. Soprattutto nella qualità della luce torna ad esprimersi la spiritualità settecentesca, che incornicia exempla figurativi attenti ad ogni aspetto della devozione del tempo, da quella più legata alle ore e ai giorni della civiltà contadina, all’aiuto illuminato verso i poveri, premiato da recenti canonizzazioni, alla contemplazione dei misteri cattolici, la Croce, la Trinità, l’Assunzione di Maria. La luce ridisegna uno spazio di intimità con Dio fatto di grazia e lo spalanca verso piccoli squarci di Paradiso.
Attente ricerche d’archivio, studi storici e scavi archeologici, analisi dei materiali hanno portato a non poche scoperte, a rettifiche, a precisazioni circa l’evoluzione più che millenaria di questo sito di culto, circa le fasi costruttive e decorative della chiesa attuale, settecentesca, circa le maestranze e gli artisti attivi in quella che dovette essere un’impresa imponente per la comunità dell’epoca. [...]