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rivista_90_I protestanti a Bergamo

Tra le varie chiese evangeliche, la Comunità Cristiana Evangelica, ovvero la chiesa valdese di Bergamo, rappresenta il protestantesimo “storico”, come gli studiosi definiscono oggi le tradizioni della Riforma magisteriale (luteranesimo, anglicanesimo, chiese riformate che provengono dalla “seconda Riforma” di matrice zwingliana prima e poi calviniana), distinguendola da quella radicale (anabattisti, spiritualisti ecc., ai quali si ispirano i vari movimenti di risveglio più recenti, spesso originari dell’America del nord). Sebbene la Comunità vera e propria esista da poco più di due secoli (1807) e il suo edificio di culto si affacci su viale Roma soltanto dal 1876, la presenza protestante a Bergamo risale al secolo in cui si verificò quel fenomeno che chiamiamo e commemoriamo quest’anno come «Riforma protestante».
Gli inizi
Il fatto che in una città italiana ci fossero dei protestanti fin dall’epoca della Riforma, senza processi dell’inquisizione o scontri sanguinosi, è una storia degna di nota. Prendiamo l’anno fatidico del 1561, che offre alla memoria del nostro paese tre fotografie molto diverse tra loro. Nel Piemonte da poco ritornato sotto i Savoia e diventato quindi principato di religione cattolica, i sudditi ribelli valdesi, che da poco meno di 30 anni avevano aderito alla Riforma protestante, strappano al duca di Savoia un trattato di pace nella cittadina di Cavour, ai piedi delle “valli valdesi” in cui erano riusciti a difendersi dagli attacchi militari dei sabaudi. [...]