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Rivista90_Bergamo scolpita

[...] Molti non credevano possibile che riuscissimo a portare a termine il nostro progetto, pur ritenuto mirevole, soprattutto in considerazione del tempo a disposizione e delle scadenze che ci eravamo prefissate. Ma l’impresa è riuscita, in maniera precisa e capillare: questo lo affermiamo non solo per la consapevolezza del lavoro compiuto, ma anche per il fatto che sappiamo con assoluta serenità di aver percorso piazza per piazza, via per via, vicoli, viottoli, scalette, sentierini in parte selciati – anche i più reconditi e meno battuti – così come sito su sito, edifici, monumenti, statue; non contente e al fine dell’esaustività si è scorso con l’ausilio della vista o anche del binocolo ogni alzato, ogni parapetto, ogni partitura muraria, da terra a cielo e da cielo a terra. Ne è risultato un numero considerevole di rilievi, che corrono sulle pareti di Bergamo Alta e dei suoi colli sino alle falangi della città al piano: piccoli dettagli, in apparenza trascurabili, invece carichi di storie e di vicende anche personali, che correlate a quelle più note, contribuiscono a raccontare per intero il nostro passato, lì a far capolino da secoli, magari dilavati, consunti, desquamati o considerati dai più per nulla importanti o addirittura trascurabili al fine della narrazione della nostra storia ufficiale; e invece non è così, perché ogni aspetto che fa parte del nostro patrimonio, tangibile o meno, merita di essere considerato, visionato, indagato, spiegato e preservato. [...]