« torna al sommario 88 ······· vai al numero in edicola »

La collezione di Severo Radaelli

La GAMeC riceve inaspettatamente, come accade a seguito di decisioni che hanno fatto e fanno grandi i musei, la donazione di una raccolta di grafica europea. Si tratta di un nucleo di 19 disegni (di cui 4 acquarellati), 6 incisioni, ai quali si aggiungono due dipinti, che dichiara l’ampiezza degli interessi di un collezionismo che ha sviluppato la sua ricerca – e non a caso adopero questa parola – nella seconda metà del ’900.
Il donatore Severo Radaelli, ha avuto la facoltà di vivere in sintonia con le scelte umane e professionali di Dominique Fabre e di Alain Thomas, galleristi attivi a Parigi e in Costa Azzurra nel cuore della seconda metà del ’900, condividendone le propensioni culturali e l’amicizia per oltre quarant’anni. Gli interessi culturali di Severo Radaelli lo hanno portato a svolgere l’attività di critico d’arte, collaborando con testate italiane (Epoca, Panorama, Il Manifesto, Arte) e con Radio France.
Che Parigi sia stata tra Ottocento e gran parte del Novecento crocevia di esperienze culturali la cui vivacità e profondità non hanno pari, per continuità e qualità, con nessun’altra capitale europea, in un clima internazionale capace di attrarre personalità non solo della cultura francese ma di tutto il mondo, è un dato ormai definitivamente acquisito.
Le conquiste dell’impressionismo, del post impressionismo e delle avanguardie che si susseguirono in rapida successione trovando nella capitale francese il terreno più fertile al loro sviluppo, andarono a comporre la spina dorsale di un’esperienza culturale tanto vitale e articolata da suggestionare fatalmente diverse generazioni di artisti europei e non solo. Di tutto questo la collezione grafica donata da Severo Radaelli è un documento di grande interesse. [...]