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Intervista a Emanuela Daffra

Ci accoglie gentile e disponibile nel suo studio all’ultimo piano della GAMeC («Sono in imbarazzo – dirà più avanti accennando all’edificio dall’altra parte della piazza – di dover essere qui mentre il museo è lì»). Semplice e disinvolta, con un vezzo di grigio nei capelli corti che le illumina il volto, Emanuela Daffra sfodera la grinta di chi sa il fatto suo. [...]
- Quale è stato il momento in cui ha pensato di avercela fatta, e che lei era il successore di Diotti all’Accademia Carrara?
«In realtà – risponde ricordando – non c’è stato un momento preciso perché non ho vissuto un vero e proprio esame ma un confronto con la commissione. Molto piacevole, senz’altro, ma mi sembrava che ci fossero molte diversità di pensiero. Ho avuto un colloquio con il sindaco, ma anche allora non mi sentivo affatto certa di essere la persona designata. Poi c’è stato un velocissimo sovrapporsi di informazioni. Subito prima della conferenza stampa di annuncio sono stata avvertita da una telefonata e quasi contemporaneamente un restauratore di Bergamo mi ha chiamato per congratularsi: non avevo ancora potuto dirlo a Brera!».
Emanuela Daffra lascia infatti il ruolo ultimo di vicedirettore della Pinacoteca milanese, e viene a Bergamo tutt’altro che da ospite, essendo stata a lungo responsabile per la Soprintendenza del nostro territorio ed essendo da qualche anno anche socia dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti.
- Lei si è sempre dedicata all’arte nella sua vita, ma si è occupata di situazioni molto diverse tra loro: questo è stato per lei un fatto positivo?
«Certamente: il lavoro in soprintendenza ti porta ad occuparti di restauro, di tutela, di valorizzazione, a viaggiare e conoscere molte diverse realtà». Ricordiamo a questo proposito, per restare solo al nostro territorio, che Daffra dal 1992 al 2008 ha ricoperto il ruolo di responsabile della provincia di Bergamo e referente per il sistema museale civico della nostra città, dal 2001 al 2008 è stata responsabile per la città di Bergamo e per la Valle Brembana e altre valli vicine. [...]