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Centro di Studi Tassiani di Bergamo

Ricorrono quest’anno i sessantacinque anni di fondazione del Centro di Studi Tassiani, sorto in Bergamo nel 1950. Ci si potrebbe legittimamente chiedere da che cosa sia sorta tale iniziativa. Infatti, se è pur vero che la famiglia Tasso ebbe le proprie origini nel territorio bergamasco, Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma, 1594), il personaggio più illustre del casato, non nacque a Bergamo, né visse in città se non per brevissimi periodi, anche se più volte egli si proclamò “bergamasco” e amò la terra dei suoi avi dedicandole poesie divenute famose e mantenne rapporti con parenti e amici bergamaschi. Queste ultime considerazioni sono fondamentali per comprendere i motivi per cui sorse in Bergamo il Centro di Studi Tassiani. Si incominciò ad accarezzarne il progetto a partire dal 1922, anno in cui l’avvocato Luigi Locatelli donò 65 rare edizioni di opere tassiane alla Biblioteca Civica “Angelo Mai” di Bergamo. Il dono andò ad arricchire la già consistente Raccolta Tassiana che l’erudito bergamasco settecentesco Pierantonio Serassi, autorevole biografo del Tasso, aveva destinato alla biblioteca della sua città d’origine, quella biblioteca che già si era costituita per legato testamentario del cardinale bergamasco Alessandro Furietti, del quale il Serassi, a Roma, era stato per alcuni anni segretario. Nel 1922, con il dono dell’avv. Locatelli, la consistenza della Tassiana passò da poco meno di 2.500 pezzi a 2.546: un arricchimento modesto sotto l’aspetto quantitativo, ma prezioso sotto quello qualitativo. Nel 1932 avvenne il secondo dono dell’avv. Locatelli: questa volta si trattò di ben 2.500 pezzi che il bibliofilo bergamasco aveva diligentemente raccolto in casa propria; per questo motivo l’Amministrazione Comunale di Bergamo, in data 1 luglio 1932, gli conferì una medaglia d’oro.
La Tassiana arrivò così a superare le 5.000 schede: un numero impressionante, se si pensa che, in quello stesso periodo, le più celebri raccolte tassiane erano quelle del British Museum di Londra con 400 schede, la Nazionale di Parigi con 300, Roma con 300, la Vaticana con 200, Sorrento con 100 e Ferrara con alcune decine di schede. ...