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di MASSIMILIANO CAPELLA - Commento delle opere del contesto Elisabetta De Toni, Clara Pellegris, Sara Volpi

La pubblicazione, nata come approfondimento in occasione della grande retrospettiva “Palma il Vecchio. Lo sguardo della bellezza”, in programma alla GAMeC di Bergamo dal 13 marzo al 21 giugno 2015, presenta un’inedita lettura dei dipinti del pittore bergamasco Iacopo Negreti detto Palma come prezioso documento visivo dell’evoluzione della moda nei primi decenni del Cinquecento, quando, in tutt’Europa, si diffuse un’eleganza propriamente italiana. I rapporti continuativi che Palma intrattiene tra il 1510 e il 1528 con telaroli, tintori e mercanti di tessuti bergamaschi e veneziani hanno sollecitato l’artista ad una resa pittorica delle fogge e della materia tessile che non conosce eguali tra gli artisti a lui contemporanei. Vengono qui illustrate alcune delle opere di Palma che offrono precisi e suggestivi dettagli suntuari, messi a confronto con quelli documentati in numerosi dipinti del contesto artistico e culturale lombardo-veneto datati tra il 1505 e il 1531, utili quindi a definire alcune proposte di datazione post quem per le opere dello stesso Palma.