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Diari di Guerra

Quando, anni fa, girando per le strade del capoluogo umbro, vidi manifesti che invitavano a portare in alcuni centri di raccolta oggetti, documenti, filmati, strumenti che potessero rappresentare “un pezzo di storia”, rimasi stupita favorevolmente da un’idea davvero semplice e di facile realizzazione. Ciascuno poteva scegliere la testimonianza che avrebbe fatto parte dell’“Archivio della memoria condivisa”, ma la cosa più interessante consisteva nel fatto che l’archivio era virtuale; niente sarebbe stato trattenuto tra le pareti delle istituzioni. Ogni prestatore avrebbe riavuto il suo pezzo di storia, dopo una semplice operazione di digitalizzazione. Tutto il materiale sarebbe stato raccolto all’interno di un sito appositamente preparato, in modo che ogni famiglia potesse mantenere il suo bene e nello stesso tempo si costruisse e si condividesse una memoria sociale, ampia e ricca di suggestioni.
Trovai l’operazione di grande interesse e quando l’Ateneo di Bergamo decise di onorare la ricorrenza del Centenario della prima guerra mondiale, in accordo con le Accademie e gli Atenei del nord Italia, nacque il progetto “Fammi memoria!... la Grande Guerra dei bergamaschi dagli archivi di famiglia”.
Milioni di cartoline hanno invaso l’Europa durante la guerra 1915-1918. Cartoline, carta da lettere, francobolli, erano costantemente richiesti dai soldati che si trovavano al fronte; erano gli unici mezzi che gli uomini coinvolti nel conflitto avessero per comunicare, mantenere legami, accennare ai fatti di vita sui quali la censura non poteva intervenire. ...
Sino a quando non si leggono le parole che raccontano la guerra e la vita in trincea, non si capisce il dramma vissuto da ragazzi e giovani uomini mandati a uccidere o a morire in quei luoghi di cui rimane memoria sui libri di scuola o nella toponomastica della città. Quei ragazzi, quei giovani uomini sono i nostri nonni o i nostri bisnonni che hanno tentato di resistere disperatamente alla solitudine, alla paura degli eventi, dei fatti di cui furono protagonisti o spettatori. ...