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Stanislao Medolago Albani. Un cattolico tra Stato e Chiesa nell'Ottocento

(...) Il 6 settembre 1922 Bergamo commemora per la prima volta Stanislao Medolago Albani, a un anno dalla morte, alla presenza di monsignor Luigi Marelli, vescovo della diocesi orobica e delle più alte autorità civili e religiose. L’incontro si svolge nella gremita aula magna dell’Istituto Pontificio di Scienze Sociali, fondato dallo stesso conte presso il Seminario vescovile. (...)
I natali e la formazione
Stanislao Medolago Albani nasce a Bergamo il 30 luglio 1851 dal conte Gerolamo e da Benedetta de Maistre, nipote del celebre savoiardo conte Joseph: filosofo, politico, scrittore, ambasciatore del Regno di Sardegna presso la corte dello zar di Russia Alessandro I. Il giovane conte si laurea in Teologia e Filosofia all’Università gregoriana a Roma e parla correntemente francese, tedesco, latino e greco antico. Molto importante per la sua formazione è la figura del suo precettore, monsignor Giovanni Torri, canonico della cattedrale di Bergamo, che gli rimane accanto come fidato consigliere per tutta la vita. Nel 1873 Stanislao sposa la contessa piemontese Maria Luisa Callori di Vignale, donna forte e di grande fede, che gli darà quattro figli: Benedetta, che entrerà nella congregazione delle Figlie del Sacro Cuore, Gerolamo, Pio Leone e Federico. Il conte elegge a sua residenza ufficiale il natio palazzo di Città Alta, alle spalle di Porta San Giacomo. Sovente si reca nell’amata dimora di Medolago, la più antica della casata; pertanto egli è sepolto nella cappella di famiglia del locale cimitero. Questo palazzo a Medolago fu edificato nel Settecento sulle rovine dell’antico castello della famiglia, alleata della Serenissima, distrutto il 25 aprile 1509 dalle truppe francesi, ostili alla Repubblica Veneta. (...)