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Le declinazioni della luce. Una sintesi del percorso pittorico di Maria Clara Quarenghi

Una delle coordinate da percorrere per incontrare il percorso espressivo di Maria Clara Quarenghi, è quella tracciata nel suo ambiente di nascita. È lei stessa che ne scrive: «… Vivendo in un ambito medico, al centro delle mie domande, da sempre, il mistero della vita e dunque, l’attenzione impellente a questa problematica. La vita della natura, già dall’infanzia, si è offerta alla mia indagine con la meraviglia delle forme, l’effetto dell’aria… della luce».
Coincidenza, ma anche àmbito di formazione dello sguardo interiore, che scopre con interesse empatico le “necessità di cura” quando, dentro il fluire delle fasi di vita, siamo esposti alla sofferenza: nel silenzio delle attese… aspettando che la cura dia il suo esito e confermi la diagnostica del medico al cospetto delle “leggi di natura”, dove il nostro corpo ci si rivela “diapason” tra scienza ed anima. È nel captare l’intonazione di questa polarità che si traduce al suo sguardo l’avventura del processo espressivo pittorico, cura e scandaglio nella scoperta dell’interiorità. L’artefice stessa chiarisce così quegli albori: «…La vertigine “dell’essere in luogo del non essere” e la consapevolezza che la luce è essenza di vita, sono le emozioni che permeano tutto il mio percorso creativo».
La cura consiste proprio nell’aprirsi l’accesso a luoghi “extra mondo”, che del mondo sono l’aspetto sottile… e da questo varco intraprendere un viaggio nella coscienza universale. (...)