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catalogo ceramiche

Un aspetto forse poco noto della poliedrica attività di Nino Zucchelli è rappresentato dal sostegno che offrì ad artisti bergamaschi, pittori di formazione, ma impegnati nel campo dell’artigianato ceramico nell’immediato dopoguerra.
Il primo gruppo si formò su proposta di Erminio Maffioletti e ne fecero parte, accanto allo stesso Maffioletti, Domenico Rossi, Roberto Algisi e Mario Cornali. L’iniziale autofinanziamento, rivelatosi presto insufficiente, spinse i quattro a coinvolgere nel progetto Zucchelli, che ottenne in prestito dalla banca un milione di lire, investito nell’acquisto del materiale occorrente e del forno che fu installato in via Mai nella palestra della G.I.L., Gioventù Italiana del Littorio, assai adatta per la sua forma allungata. In un locale attiguo il gruppo decorava i pezzi e collaborava nel disegnarne la forma con il torniante, che era originario di Laveno, uno dei centri più importanti per la storia dell’arte ceramica in Italia. La sede fu ottenuta gratuitamente, ma va ricordato che secondo la legge questo privilegio poteva essere accordato soltanto ad una cooperativa di reduci e poiché nel 1946 erano necessari dieci nominativi per costituire una cooperativa, Cornali e i compagni si rivolsero ai famigliari e, raggiunto il numero richiesto, si presentarono dal Pretore, che concesse così l’uso della palestra. (...)