« torna al sommario 76 ······· vai al numero in edicola »

Nino Zucchelli precursore di una cultura globale

Un secolo esatto ci separa dalla nascita di Nino Zucchelli. Non sappiamo se tra le fantasie di quest’uomo, dotato di volontà ferrea, spirito imprenditoriale, un ego immenso, vi sia mai stata quella di venire celebrato a cento anni dalla nascita, avvenuta a Clusone il 17 novembre 1913. La vita attiva, concreta, capace nella promozione della cultura, è ciò che questa pubblicazione, con la mostra e le proiezioni a lui dedicate, vuole celebrare. A conclusione di alcuni anni di ricerca sul fondo archivistico, su parte delle sue collezioni, sull’archivio cinematografico, testimonianze d’arte e di storia donate da Lina Zucchelli Valsecchi in memoria dello zio, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, depositaria di disegni, incisioni, dipinti, ceramiche, medaglie, film, continua la riflessione sul patrimonio di idee e sulle prospettive culturali aperte da Nino Zucchelli, con rara lungimiranza.
Ha venticinque anni nel cuore degli anni Trenta. Si tratta di un’età che nessuno dimentica per l’energia, la voglia di vivere che questo orizzonte temporale riserva alla maggior parte delle persone. Interessato alla cultura in tutti i suoi aspetti, l’esperienza formativa degli anni del Premio Bergamo con il passaggio in città di alcuni dei protagonisti della cultura nazionale o perché giurati (Carrà, Casorati, Funi, Maccari, Rosai) o perché giovani partecipanti al premio (Guttuso, Mafai, Santomaso, Sassu, Vedova per non fare che alcuni esempi), gli consentì di guadagnare posizione, con una accelerazione di estremo interesse, negli anni del secondo dopoguerra, vero e proprio crocevia della vicenda culturale italiana. (...)