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Il pianoforte a Bergamo

Il pianoforte, insieme con l’organo, è lo strumento musicale più complesso che ci sia. E non parliamo solo del pianoforte a coda, quello da gran concerto, ma anche di quello verticale, da casa (un tempo, almeno, era presente in quasi tutte le dimore della borghesia, piccola o alta che fosse). Pensiamo solo ai meccanismi compresi nella rivestitura di legno verniciato, alla tastiera, alla cordiera di metallo che tiene tese le corde d’acciaio e alla cassa di risonanza, al sistema di leve e di molle che trasmette il movimento dai tasti ai martelletti che percuotono le corde, alle leve dei pedali.
E' per questo che nel mondo non sono molte le fabbriche di pianoforti, che necessariamente devono essere altamente specializzate. Detto questo, sorprenderà molti sapere che nella nostra città siano state attive in passato fabbriche di pianoforti. ... Per rilevare la sicura datazione di fabbricanti di veri e propri pianoforti bisogna arrivare al 1849, anno di fondazione della “Ditta Spada Giuseppe e figli”, con sede nella contrada del Pozzo Bianco (dunque in Città Alta). Gli affari dovettero andar bene, se nel 1858 la ditta aprì una succursale nei Borghi (cioè in Città Bassa). In un annuncio pubblicitario essa avvisa i signori Professori e Dilettanti che oltre all’antico negozio di fabbrica situato al Pozzo Bianco n. 418 apre un altro negozio in Borgo S. Leonardo contrada di Broseta n. 681 che sarà fornito d’ogni forma di Piano-Forti con voce forte, buona e melodiosa di ultima costruzione, tanto delle primarie fabbriche di Vienna come della propria.