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LucaGiordano

Il restauro del grande dipinto Il passaggio del Mar Rosso ha voluto coinvolgere il pubblico nella narrazione messa in scena dal pittore, ma soprattutto l'ha accompagnato nell'universo, affascinante ma spesso trascurato, della tecnica pittorica, facendo rivivere la "creazione" del dipinto dalla costruzione del telaio alla verniciatura finale, passando per la "magia" della fabbricazione e della stesura dei pigmenti.
Insieme ai visitatori – adulti e bambini – abbiamo ripercorso la "genesi" dell'opera d'arte, seguendo idealmente l'artista nella scelta dell'essenza lignea del telaio e nella selezione della miglior tela di lino: due ampie pezze tessute, viste le dimensioni dell'opera, su grandi telai, e poi giuntate da sapienti mani femminili. Si continua con la stesura dello strato preparatorio, spalmato sulla tela per uniformarne la superficie e pronto, infine, ad accogliere i colori veri e propri. Si ritorna così a un tempo perduto nel quale i colori venivano preparati direttamente dai pittori a partire da ingredienti minerali, vegetali o animali: dal prezioso lapislazzuli proveniente dall'Afghanistan, al velenoso orpimento (solfuro di arsenico), un giallo aranciato che è stato fatale a più di un pittore; dal rosso scuro e brillante della lacca, alla splendida tonalità del verderame, familiare ancora oggi come sostanza disinfestante per la vite e la frutta; senza dimenticare la gamma dei neri, che fosse il nerofumo recuperato dalla cappa dei camini o il nero-vite ottenuto dalla combustione dei tralci. ...