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Marco Gozzi

... Dal 1807 cambia la vicenda artistica del Gozzi che, se prima era incerta e fumosa, ora diventa ben definita, completamente legata all'istituzione di Brera e alle autorità governative che si succederanno, prima a quella napoleonica poi a quella austriaca senza apportare mutamenti nel percorso della sua arte di paesaggio. Del primo periodo, quello bergamasco, ci rimangono del Gozzi alcune prove interessanti, sulla sua formazione, legate all'Arcadia e alla tradizione veneta settecentesca. A questo proposito, degni d'attenzione risultano due cicli di affreschi, uno di paesaggio in sei parti conservato nella villa Goisis di Redona in Bergamo, l'altro composto da cinque affreschi, staccati, di figura conservato in Bergamo nella Casa di Riposo. ...
Del periodo giovanile di Gozzi oltre ai due cicli sono conosciuti Entrata delle truppe austro-russe nel Santuario della Beata Vergine Addolorata in Borgo S. Caterina a Bergamo (borgo in cui Gozzi aveva probabilmente abitazione), il Ritratto del sacerdote Cristino de Cristini della Torre in collezione privata a Colorino (Sondrio) e i ritratti di Angelo Emo, comandante della flotta veneta, e di Hachmud Bacha Bey di Tunisi, oli su tela entrambi in collezione privata bergamasca. ...