Pare strano al visitatore, al passante, che monumenti abitualmente osservati o visti senza essere notati, possano non essere immoti e per sempre, ma siano anch'essi soggetti a malattia. L'aspetto affascinante ed entusiasmante della nostra attività è che vi è sempre una cura che rende, se lo vogliamo e ne siamo capaci, i nostri pazienti immortali.
L'intervento di restauro della chiesa di San Benedetto si rese necessario e improrogabile, allorché nel marzo 2011 si verificarono distacchi con caduta al suolo di parti di laterizio costituenti elementi ornamentali in cotto alla sommità della lesena di sinistra che conclude il fronte prospiciente via Botta, evidente segnale del processo di degrado in atto.
L'accelerazione del fenomeno disgregativo fu causata, nel corso dell'inverno 2010/2011, dalla progressiva compromissione dell'efficace protezione della copertura in coppi posta a riparo degli elementi decorativi in cotto, con conseguente infiltrazione delle acque meteoriche e sgretolamento della malta di allettamento del laterizio. Dalle prime osservazioni condotte si evidenziarono ulteriori infiltrazioni d'acqua all'interno della chiesa in corrispondenza della cupola centrale. Si procedette tempestivamente alla messa in sicurezza della pubblica via e alla stabilizzazione degli elementi in fase di distacco mediante ponteggio di protezione e puntellazione dei cornicioni in cotto. Grazie alla presenza del ponteggio fu possibile procedere alle verifiche complessive sullo stato di conservazione dei fronti e fu concordato con il Monastero di San Benedetto di dare corso ad un intervento sistematico, finalizzato ad un restauro completo dei fronti prospicienti via Botta e via Sant'Alessandro, oltre che del tiburio ottagonale e delle coperture. ...