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rivista70_Le 120 mostre dell'ASAV di Seriate

Un gruppo di amici, una grande passione per l'arte e una straordinaria capacità di mediare le diversità. È partita così, con questi pochi ma importanti ingredienti, l'Associazione Seriatese Arti Visive, e ormai da diciotto anni procede dritta per la sua strada, tra mostre e conferenze, viaggi e concorsi, essendosi guadagnata sul campo la fama di luogo dell'arte e per l'arte. «Quando abbiamo cominciato – ricorda Guglielmo Clivati, storico presidente dell'Associazione – nel 1994, non avevamo uno spazio espositivo. Ci incontravamo tra noi, eravamo una quindicina, e avevamo in mente semplicemente di stare insieme, di parlare di arte, di andare magari a visitare delle mostre in altre città». Oltre a Clivati, tra gli altri, c'erano Vincenzo Rocchi, Enrico Redolfi, Adriano Elitropi, Lucia Innocenti. Ora alcuni di loro non ci sono più, ma è rimasto inalterato quello spirito iniziale teso a voler costruire cultura, insieme ai rapporti umani, di creare occasioni che fossero pretesto per discutere, riflettere e maturare insieme. Nelle dichiarazioni di intenti l'associazione si esprime con semplicità e chiarezza «…la finalità di organizzare con continuità occasioni culturali per rendere vivo, presente e continuo in Seriate il dibattito sulle arti visive». «Siamo partiti – continua Clivati – con le mostre nel 1998 dopo un certo "rodaggio". Inizialmente avevamo pochissimi mezzi: il Comune di Seriate si addossava le spese vive e noi prestavamo la nostra attività. Poi siamo riusciti ad ottenere dal Comune la disponibilità gratuita della sede in cambio di opere che venissero donate all'istituzione e creassero una collezione».
(...) Il criterio fondamentale che orienta il calendario espositivo è quello di mostrare opere ed artisti di qualità, qualche volta poco conosciuti nella nostra provincia, e dunque non andare a rimorchio rispetto ad altri spazi espositivi ma cercare una propria identità. (...)