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Fin dall'antichità l'uomo ha utilizzato pigmenti per dipingere; ai primordi su rocce e pareti nude, come espressione di momenti della vita quotidiana (scene di caccia ed altro) usando soprattutto Terre ed Ocre; man mano la gamma cromatica si è ampliata, ma sempre con l'uso di minerali, quali Azzurrite, Malachite, Cinabro, Orpimento.
Con il progredire delle conoscenze e lo sviluppo della tecnologia sono stati utilizzati pigmenti di sintesi, quali il Blu Egiziano e il Giallo di Napoli adoperati soprattutto nelle decorazioni di manufatti ceramici. Contemporaneamente, se non prima, sono stati prodotti principi coloranti usati in tintura, quali la Garanza, il cui uso si fa risalire al IV-III millennio a.C. ed il Chermes, II millennio a.C. Questi, in tempi successivi, sono stati usati anche in pittura, con il nome di lacche. Fra i molti pigmenti usati nella policromia su tele, tavole e nelle pitture murali, queste occupano una posizione di particolare interesse; l'uso delle lacche in generale e delle "lacche rosse" in particolare pertanto si può fare risalire a tempi remoti. ...