64_62_63

Inventatosi topo di biblioteca, alla "Mai" il dottor Marco Belloni ha trovato una piccola tessera del grande mosaico della Bergamo commerciale di fine Ottocento e degli inizi Novecento: un menu del ristorante dell'albergo "Reale d'Italia", un albergo che si trovava a pochi passi da piazza Pontida, allora il cuore commerciale della città; proprio dove via XX Settembre – a quel tempo via Prato – traccia un angolo delicatamente quasi retto, di fronte alla Galleria Mazzoleni. Dove un tempo c'era uno degli alberghi entrati nella storia di Bergamo, il "Due Ganasse".
Anche il "Reale d'Italia", peraltro, ha scritto non poche pagine di storia cittadina. In una rievocazione di Mario Sigismondi si legge che il "Reale d'Italia", o più semplicemente l'Italia, era «il miglior ritrovo della città all'inizio del Novecento. Aveva ampie scuderie e rimesse e il proprietario Angelo Belloni, con tanto di omnibus a cavalli, andava a ricevere e ad accompagnare i clienti alla stazione ferroviaria. Tra l'altro Angelo Belloni, unico albergatore a Bergamo, aveva fatto mettere in opera nelle circa quaranta stanze il riscaldamento "a vapore". Nell'albergo poi, lungo il cosiddetto scalone d'onore, stavano murate lapidi in ricordo delle personalità ospitate».