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Spazio e colore. Su questo binomio Paolo Ghilardi ha incentrato la sua arte e la sua ricerca decennale.
Artista ben noto e stimato a Bergamo sia per la propria indagine espressiva sia per l'impegno pubblico e la funzione civile dei suoi interventi e delle consulenze per la città e la provincia, Ghilardi ci ha abituato negli anni a progetti e allestimenti ambientali che ridisegnano le stanze, le pareti, le facciate delle abitazioni. Un linguaggio interdisciplinare il suo, tra pittura, scultura, architettura e urbanistica, attento alla praticabilità fisica ma anche concettuale dei luoghi che interpreta: un'arte che sempre fa riflettere sui valori spaziali, luministici e cromatici degli ambienti in cui si inserisce.
Paolo Ghilardi, recente protagonista di una duplice rassegna antologica (2007) presso la Gamec di Bergamo e nella ex chiesa di S. Pietro a Stezzano e di un'altra prestigiosa antologica all'ultima edizione (gennaio 2010) di Bergamo Arte Fiera – un omaggio all'artista con quindici opere esemplari del suo percorso dagli anni Settanta ad oggi – ha dimostrato di sapersi rinnovare attraverso cicli tematici, affrontando problemi spaziali e proponendo soluzioni formali in linea con gli orizzonti di ricerca europei contemporanei.