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... Certo che le foto di Eugenio Goglio ti fanno fare un bel balzo all'indietro.
Il Nostro per anni e anni percorse la valle, su in alto, in lungo e in largo a caccia di immagini. Ogni tanto si concedeva un po' di riposo, il tempo di sposarsi due volte (due sorelle le mogli) e mettere al mondo undici figli. Era, per professione, fotografo ambulante.
Il primo in Valle Brembana, fra i primi in Italia (cominciò ad esercitare nel 1898). Girava e girava da un paese all'altro, ma "riceveva" anche in studio, su a Piazza Brembana, il paese natale; un piccolo teatro di posa arrangiato alla meglio.
Decine e decine di selezionate pose in studio: un bambino con un singolare vestito delle festa, seduto con ai piedi un cavallino di cartapesta alto quattro dita (1890-1899); una ragazza "ritratta" accanto ad una pianta di gerani, con una collana lunga fin quasi alle ginocchia e un piccolo crocifisso alla fine; un quarantenne con baffoni e un grosso anello al mignolo in bella evidenza («mi raccomando, che si veda bene»); la nonna con il nipotino ripulito da capo a piedi; il giovanotto azzimato. Volti di tutti i tipi, con tutte le espressioni. E poi le immagini impresse girando ovunque, arrampicandosi con la sua "macchina" (di peso non lieve) su per la montagna, su per mulattiere. Immagini di un mondo che non c'è più, che però rivive grazie a quel fotografo ambulante inesauribile.