Questo numero de La Rivista di Bergamo perpetua un rapporto fra il periodico e Bartolomeo Colleoni, che ebbe origine già con il primo numero della prima serie più di un secolo fa, nell’anno 1922; gli articoli che vennero pubblicati e che hanno attinenza col condottiero sono oltre una cinquantina, oltre alle ristampe fatte nell’attuale serie. I primi vennero scritti da Bortolo Belotti, che in quel momento stava ultimando la sua biografia sul Colleoni. Già nel numero di gennaio parlò degli stendardi del Colleoni e ad agosto dell’affresco col ritratto già a Martinengo da poco ritrovato, mentre a dicembre venne pubblicata un’anteprima della sua opera, che sarebbe uscita pochi mesi dopo, con un avviso che offriva un abbonamento gratuito alla rivista per l’anno 1923 a coloro che avessero acquistato l’opera, del costo di 150 lire, che oggi corrisponderebbero a circa 170 euro.
La rivista ospitò poi recensioni e segnalazioni di altre pubblicazioni sul capitano. Si iniziò con il romanzo di Mariana Frigeni Careddu (aprile-ottobre 1985 e, per la seconda edizione, aprile 1989), si passò poi ad un volume sul Colleoni e l’Isola Brembana a cura di Adolfo Ragionieri ed Antonio Martinelli (maggio-giugno 1990; ottobre 1991) e gli atti del convegno Bartolomeo Colleoni e il territorio bergamasco: problemi e prospettive, a cura di Lelio Pagani, edito dall’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti (gennaio-febbraio-marzo 2001), che con un numero speciale di Bergomum - Bollettino della Civica Biblioteca costituì un dittico colleonesco. [...]