Abbiamo frequentato il Liceo Lussana tra il 1968 e il 1973, vivendo quindi il periodo della nascita e dello sviluppo del movimento degli studenti, all’inizio come curiosi spettatori, poi con interesse e con impegno sempre maggiori. Un’esperienza in cui – anche se non mancarono errori, ingenuità, superficialità, estremismo – giudichiamo nettamente prevalenti gli aspetti positivi (per chi vi prese parte, per la scuola, per la società intera). Oggi fatichiamo a riconoscerci in ampia parte dei documenti e delle analisi prodotti allora, ma è evidente che non si tratta di questo, bensì di ricordare e valutare le novità, lo sforzo e l’impegno di coloro che cercarono in quegli anni di essere parte attiva della propria epoca, vivendo da protagonisti il clima culturale del tempo.
Gli anni Sessanta furono densi di eventi di straordinaria importanza storico-politica e culturale, di grande impatto sulle attese, le speranze, le insofferenze delle giovani generazioni. In particolare, ci piace richiamare le novità e i fermenti post-conciliari ma anche, in tutt’altro campo, le “rivoluzioni” musicali.
Nella scia di scelte e progetti di differente natura e rilevanza, comunque determinanti l’inizio di una nuova epoca (quali ad es. la Nuova frontiera di J.F. Kennedy, oppure in Italia il centrosinistra e la riforma della scuola media unificata), ricordiamo il contesto politico di quegli anni. Senza pretese di completezza o ordinamento: Guerra del Vietnam, Rivoluzione culturale in Cina (Libretto rosso), Primavera di Praga, la protesta e il sacrificio di Jan Palach; le lotte anticolonialiste (terzomondismo), morte di Che Guevara; Don Milani, Lettera a una professoressa; le lotte studentesche negli USA, il ’68 in Francia, in Italia; Marcuse, L’uomo a una dimensione; la contestazione del principio di autorità in famiglia, nella scuola, nell’esercito (durante un’assemblea generale salutammo con un lungo applauso uno studente obiettore del Lussana poco prima che si consegnasse al carcere di Gaeta), le lotte operaie in Italia, i Comitati di base, l’assemblearismo, i Consigli di fabbrica, l’autunno del 1969; la Strategia della tensione; nascita della nuova sinistra extraparlamentare… [...]