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Rivista 119_Carlo Ceresa in Val Brembana

Se la Val Brembana non fosse una valle di montagne e natura – che ne assicurano la fama di ambiente aspro, ritroso e genuino – sarebbe probabilmente nota come la ‘Valle dei pittori’. Prima o poi qualcuno compilerà un Dizionario dei pittori brembani, ma nell’attesa prosegue il progetto sui Baschenis, al cui studio si è affiancato ora quello su Carlo Ceresa, forse il più noto di tutti. L’occasione ne è stata il restauro di alcune opere e la scoperta di un dipinto nuovo, del quale scrive don Giovanni Gusmini, che lo ha trovato. Ma dai primi interventi è nata poi l’idea di una mostra organizzata nella primavera 2023 – nell’ambito delle Settimane della Cultura della Diocesi di Bergamo – ed allestita nella Chiesa Plebana vecchia di Santa Brigida, con mezzi limitati e un certo gusto austero che faceva di necessità virtù, ma dalla quale si sono avuti alla fine grandi risultati e grandi numeri, con più di 1.200 visite in sei settimane di apertura.
Là erano esposte in modo molto suggestivo venti opere perlopiù poco note, quasi tutte provenienti dall’alta Valle, che erano tali da permettere un discorso coerente, fatto di iconografie insolite, rapporti tra originali e copie, esperimenti e soluzioni compositive caratteristiche. Ma anche – verso la fine dell’esposizione – opere così poco conosciute da aprire per la prima volta uno spiraglio sulla fine dell’attività del Maestro, ceduta probabilmente all’allievo Giuseppe Brina, che per un certo periodo ne replica le composizioni, più o meno fedelmente ma in modo inequivocabile, eppure sempre sfuggito all’individuazione prima di quella occasione. [...]