Con l’uscita di Saluti da Martinengo, la pregevole serie di pubblicazioni ispirata alle collezioni di cartoline storiche dei comuni della bergamasca giunge all’ottavo volume. L’idea originale e vincente è stata quella di andare a riscoprire paesi e città, partendo dall’usanza un tempo così viva e popolare di spedire cartoline illustrate, oggi desuete e quasi introvabili se non nelle giacenze di magazzino di qualche cartoleria o sui banchetti dei mercatini dell’usato per la gioia dei collezionisti. Immagini ingiallite ma ancora capaci di accendere la scintilla di un a ma recorde (come il felliniano Amarcord…), di uno scarto improvviso dal presente che ci rituffa in un mondo che sembrava lontano. [...]
La pubblicazione dedicata alla Città di Martinengo è quindi un’occasione imperdibile per i suoi residenti, come pure per chi ancora non la conosca da vicino, di essere introdotti alla sua storia millenaria di borgo medievale della Bassa Bergamasca. Il ricchissimo apparato di illustrazioni di cui questa collana si fregia, le numerose didascalie esplicative e le tante pagine di scorrevole lettura che le accompagnano quasi fossero frammenti di discorsi raccolti durante amichevoli conversazioni di piazza, ci consentono di ammirarne le vestigia architettoniche ed artistiche, offrendoci allo stesso tempo alcuni cenni storici e folcloristici del suo passato. È una preziosa occasione per rispolverare alcune pagine di vita cittadina magari un po’ trascurate, oppure per una prima conoscenza della Martinengo di un tempo foriera di possibili visite future. Ma potrebbe anche essere lo spunto giusto per allargare la visione iniziale e riflettere su concetti quali storia e memoria, tradizione e continuità, appartenenza e identità. Paroloni che sembrerebbero indicare concetti fin troppo altisonanti ed astratti e che invece trattano di una materia viva di cui ancora oggi siamo impregnati, anche al di là di una piena consapevolezza. [...]