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Rivista117_Piero Brolis e la sfida della figura

Ogni occasione espositiva di opere di Piero Brolis evoca le memorie affettuose di chi l’ha conosciuto e sollecita l’attenzione rinnovata degli appassionati d’arte. Il lavoro indefesso di una vita, sfortunatamente troppo breve, spesa per l’arte, ha costituito a partire dal 1978 (anno della sua scomparsa) e costituisce tuttora una risorsa continua per un punto di vista diverso, un approccio critico aggiornato, un raffronto inedito con le istanze della contemporaneità.
Piero Brolis è vissuto del suo talento e della propria totale dedizione all’arte, della fatica e della disciplina della ricerca, del coraggio di sfide complesse e anche defatiganti, come il progetto ardito e la monumentale realizzazione della Via Crucis nel Tempio di Ognissanti del Cimitero di Bergamo.
L’umanità dell’uomo e la serietà dell’artista riaffiorano in continuazione ogniqualvolta si allestisce una mostra a lui dedicata. Grazie all’impegno della famiglia, all’interessamento di estimatori e storici d’arte, alla sensibilità degli amici di tutta una vita nel segno delle arti, la figura e la ricerca di Piero Brolis hanno conosciuto un’attenzione continuativa attraverso i decenni, con pubblicazioni, mostre, progetti, conferenze che hanno il merito, tra gli altri, di continuare a tenere vivo il significato dell’operato di Brolis tra memoria e tempo presente.
Non di tutti gli artisti di quella generazione, nata nella Bergamo del primo dopoguerra, si può dire lo stesso – di alcuni si tenta quasi ex nihilo una riscoperta postuma, di altri ritroviamo le tracce solo in occasione di particolari eventi all’incrocio tra varie discipline, altri ancora li incontriamo in momenti episodici come la ricorrenza di un centenario o di una specifica impresa artistica. [...]