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Rivista 116_Presente inquieto

[...] Le opere di cinquanta artisti, scelte da quattro curatori (Stefania Burnelli, Giovanna Galli, Fausto Lorenzi e Fernando Noris), sono state esposte ad interrogare il nostro tempo, le nostre inquietudini, il processo artistico, la continuità culturale di un importante e antico territorio. Come promotori dell’iniziativa ci sembra che il risultato raggiunto confermi i presupposti: i pittori della realtà sono ancora tra noi, e questo è un timbro indelebile della nostra civiltà artistica e anche se oggi questa si esprime sempre più spesso astrattamente, realtà rimane. È il disagio del vivere che, bussando alla creatività degli artisti, raramente oggi si quieta in lirismi, si carica invece di tensioni ed inquietudini e si manifesta in azione. La selezione di autori e opere che la mostra ha presentato al pubblico (nella sala ex Cavallerizza a Brescia e nell’ex chiesa della Maddalena a Bergamo) rappresenta purtuttavia solo un piccolo spaccato di quella fattualità che è esempio e simbolo di queste terre, dove il presente è tensione a un divenire e la storia vien letta come prefigurazione al domani. Confidiamo che quest’approccio sia stato colto ed apprezzato, come il fatto di aver voluto aprire uno spiraglio d’attenzione al mondo artistico contemporaneo di Bergamo e Brescia, nient’affatto secondario nel panorama nazionale. [...] GianMaria Labaa

[...] come Associazione Artisti Bresciani abbiamo pensato che toccasse a una realtà come la nostra individuare una presenza “gemella” a Bergamo e attraverso una mostra, e un adeguato catalogo, fare il punto sulle traiettorie della produzione artistica delle due province, effettuando raffronti liberi da campanilismi, aperti alla sorpresa. AAB è un’Associazione che dal maggio del 1945 costituisce una presenza viva nel panorama culturale bresciano attraverso l’organizzazione di mostre, di corsi d’arte, di dibattiti culturali. L’incontro con “La Scuola di Bergamo. Associazione Culturale Allievi e Sostenitori dell’Accademia Carrara di Belle Arti”, presieduta dall’amico GianMaria Labaa, è stata un fatto spontaneo, immediato, naturale.
Insieme abbiamo convenuto che, sotto il titolo “Presente inquieto”, potesse riconoscersi larga parte della produzione degli artisti delle due province, pervasa com’è da una forte adesione alle inquietudini della modernità e dalla capacità di dare ad esse forma artistica. [...] Massimo Tedeschi