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Rivista 113_Francis Bacon a Bergamo: compendio

La prima accertata presenza di due opere di Francis Bacon a Bergamo risale all’ottobre del 1965, quando la Galleria Lorenzelli presentò una mostra dal titolo “Maestri inglesi moderni” a cura di Osvaldo Patani. Il critico milanese, reso famoso in Italia dalla curatela del catalogo generale delle opere di Modigliani, presentava così l’autore irlandese: «Fu ignorato per lungo tempo e considerato un caso isolato. Ricordo sei anni fa il suo primo quadro (1959) mi fece l’effetto di una bomba: un cardinale urlante violetto e rosso ingabbiato nel suo trono giallo su fondo oro. Si era allora in piena moda Tachiste.
I suoi ritratti da grands-guignol, tragici, sanguinolenti, violenti furono in breve tempo familiari. Bacon è così diventato da qualche anno il precursore della giovane pittura che si è avviata verso una nuova figurazione».
Le opere esposte in galleria furono La scimmia del 1949 (96x70 cm) e Ritratto (50x60 cm) del 1954, già allora segnalato in una collezione privata; della Scimmia possiamo vedere un’immagine coeva conservata a Venezia presso la collezione Guggenheim, mentre del Ritratto abbiamo l’illustrazione a stampa nel piccolo catalogo in brochure di Lorenzelli, catalogo estremamente raro dato che sembra ne siano rimaste solo due copie note. [...]