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Rivista 113_Affreschi inediti di Palazzo Agosti Ferrari a Telgate

Il palazzo Agosti Ferrari di Telgate, dimora estiva dei nobili Agosti, costruito intorno alla prima metà del secolo XVIII, era considerato ancora ai primi dell’Ottocento “il miglior ornamento” del paese, con un oratorio privato dedicato a santa Caterina e in una posizione strategica, dominante il vasto patrimonio terriero della famiglia che si estendeva fino alle colline di Grumello.
Circa vent’anni dopo la fine dei lavori della villa di campagna, il conte Ottavio Agosti affidò al celebre architetto austriaco Leopoldo Pollack (Vienna 1751 - Milano 1806) il progetto di una nuova e imponente residenza di città edificata in via San Salvatore a Bergamo che, iniziata nel 1796, venne conclusa nove anni più tardi. Tra il 1815 e il 1820, il giovane decoratore e pittore Quirino Salvatoni (1787-1864) fu incaricato di eseguire una grande veduta sulla parete settentrionale di una sala al pianterreno del palazzo, completando la serie di soggetti paesistici realizzati nel primo decennio del secolo dallo scenografo Carlo Caccianiga.
Le fortune della nobile casata dovettero cessare intorno alla metà dell’Ottocento e precisamente poco dopo la seconda guerra d’Indipendenza (1859), quando la residenza di Telgate con gli annessi ampi possedimenti agricoli passò ai Ferrari, facoltoso casato milanese privo di credenziali nobiliari. [...]