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Rivista 112_Bergamo 900. Cantiere di storie

[...] Un percorso tra storia, geografia e memoria
Il lavoro di progettazione di Bergamo 900 ha posto al centro le fonti e la loro rigorosa restituzione in forma di narrazione coerente con la museologia contemporanea che richiede sintesi, immediatezza, interazioni e livelli differenziati di contenuti.
La rivoluzione documentaria del XX secolo impone la considerazione di un’articolata tipologia di fonti. Audiovisive, fotografiche, documentarie, orali, materiali, le fonti in Bergamo 900 sono restituite al pubblico in modi diversi in ciascuna delle sezioni, attraverso tipologie allestitive e tecnologie multimediali differenti, per altrettanto differenti interazioni con il visitatore, analizzate nel saggio di Corti.
Il progetto allestitivo restituisce tre temi chiave individuati dal comitato scientifico in tre sezioni ben identificate – fatti, luoghi, voci – a cornice delle quali sta una quarta, la vita, realizzata come una linea del tempo che corre lungo i decenni del Novecento e abbraccia – non solo idealmente – l’intero percorso. Le tre sezioni rappresentano, secondo una grammatica storiografica condivisa, i tre spazi interconnessi di storia (I fatti), geografia (I luoghi), memoria (Le voci). Tradotte in azione di ingaggio verso il visitatore, queste coordinate di senso rispondono alla volontà di rendere il dispositivo museale capace di innescare i processi del conoscere, del riconoscere, e del ricordare. [...] (Roberta Frigeni)