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Rivista 108_Il palazzo storico del Credito Bergamasco

La sede storica del Credito Bergamasco, seppure tuttora attiva nella sua funzione di istituto bancario Banco BPM, ha cambiato pelle a partire dal 2002, quando in occasione di Invito a palazzo – la manifestazione annuale nazionale organizzata da ABI (Associazione Bancaria Italiana), che inizialmente in un fine settimana d’autunno apriva al pubblico le sedi delle più importanti banche italiane – espose nel grande atrio al piano terra i dipinti della propria ricca collezione. Da quel momento, come poi avverrà fino a poco prima della pandemia, è iniziato un “percorso” in continua evoluzione, tant’è che ai numerosi visitatori era data la possibilità di venire accompagnati nella visita e di apprendere nozioni sia sulla storia architettonica del palazzo che li ospitava sia sulla sua trasformazione storica nel cuore della Città Bassa. Palazzo Creberg – prima convento quattrocentesco degli Osservanti Riformati, poi “Casa di Ricovero pei Poveri di Bergamo”, a seguire sede della CRI durante la Grande Guerra e infine istituto bancario dal 1920 – non passa inosservato a chiunque si trovi nei suoi pressi: la sua bianca facciata in marmo di San Benedetto si staglia nel cielo tra Porta Nuova e la chiesa di Santa Maria delle Grazie, creando un luminoso sipario naturale, che proietta in fuga ottica verso le due grandi arterie Camozzi e Tiraboschi, grazie anche all’ultimo restyling della piazza sostenuto dalla Fondazione nel 2011 per i 120 anni di attività della Banca; l’occasione è stata propizia per collocare, nel centro pedonale di largo Porta Nuova e dirimpetto l’ingresso dell’istituto bancario, l’opera Anima Mundi dello scultore Ugo Riva. [...]