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Rivista102_Natalia Berselli

Nata il 7 febbraio 1959 in un luogo d’interesse storico-naturalistico, incastonato tra i due laghi della Val Cavallina, a Endine Gaiano in provincia di Bergamo, è scomparsa da poco e prematuramente la pittrice Natalia Berselli. Di formazione classica, si è laureata in architettura al Politecnico di Milano e ha iniziato assai presto ad alimentare il suo innato interesse per la pittura; alla sua formazione scolastica fa seguire un percorso parallelo durante il quale studia disegno e pittura. La sua passione per l’arte si completa con una ricerca, durante la quale si sofferma in particolare sulle avanguardie artistiche di inizio Novecento, che la porta a esplorare i possibili approcci con il “segno” e il colore. La Berselli, di questa sua peculiare attitudine, dal 2004 ne fa la sua principale attività: insegna disegno e storia dell’arte al Liceo Scientifico Decio Celeri di Lovere, ove, allo scopo di seminare tra i giovani il gusto del bello, la considera una sorta di missione. Un dovere, compreso e ampiamente ricambiato dai suoi allievi, che pratica con dedizione per tutta la vita: «l’arte – diceva – è anche insegnare ad amare la vita e quindi se stessi, in tutte le sue bellezze, pur consapevoli dei limiti e delle tante nostre fragilità». Dagli studi figurativi giovanili fatti di paesaggi e ritratti dai colori tenui e polverosi, Natalia, dopo un viaggio negli Stati Uniti nel 1988, evolve la sua cifra stilistica con un radicale e innovativo cambio di linguaggio. [...]