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Bergamo è una città che può vantare nella storia degli ultimi due secoli una tradizione editoriale particolarmente viva. Dalla seconda metà dell’Ottocento, sulla spinta di uomini eccezionali, cresce a Bergamo una imprenditoria di stampatori che inizia a produrre libri, almanacchi e riviste di grande diffusione. Particolarmente innovativo si dimostrò il taglio interdisciplinare dei contenuti che tali edizioni andavano diffondendo: dalle nuove conoscenze scientifiche alla storia delle culture locali; dalla documentazione di tradizioni lontane dei nuovi mondi, ai risultati delle recenti scoperte archeologiche; dalle scienze alle arti; la letteratura, la filosofia, l’artigianato, le tradizioni del passato e le innovazioni industriali, ma fu soprattutto la geografia sociale, storica ed economica che costituiva la disciplina più rappresentata in questo nuovo mondo editoriale. Ciò che ampliò il campo editoriale in modo determinante fu la qualità della stampa ricca di quelle riproduzioni fotografiche che le nuove tecnologie litografiche rendevano possibili.
Appare esemplare e rappresentativa di questo nuovo mondo industriale e culturale la figura di Paolo Gaffuri, ideatore di imprese editoriali come le Stamperie Cattaneo e poi dell’Istituto Italiano d’Arti Grafiche, che fu anche uomo di scienza e di cultura e, come tale, fondatore della celebratissima rivista “Emporium” che egli diresse assieme ad un altro eccezionale protagonista di questa storia dell’editoria bergamasca: Arcangelo Ghisleri, geografo, filosofo, politico e allora professore al Liceo Classico Paolo Sarpi. [...]